L’iniziativa
A Roma e in altre 90 città italiane, l’AID, Associazione italiana dislessia, promuoverà oltre 600 tra eventi, laboratori e spettacoli, in occasione della prima settimana nazionale della Dislessia.
L’iniziativa ha l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico e accrescere la consapevolezza riguardo i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) ed è stata indetta in concomitanza con l’European Dyslexia Awareness Week e del sesto anniversario della legge 170 dell’8 ottobre 2010, che ha sancito in Italia il diritto alle pari opportunità nell’istruzione per i ragazzi con dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia.
Nel corso della settimana – che si concluderà il 10 ottobre – è attesa la partecipazione di oltre 75.000 persone e di oltre 1.500 volontari delle sezioni AID dislocate su tutto il territorio nazionale.
Attraverso testimonianze dirette, contributi scientifici e culturali, i partecipanti potranno approfondire la conoscenza dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento e conoscere i servizi di supporto e i progetti dell’Associazione Italiana Dislessia.
Per saperne di più su eventi e iniziative, vai al sito dell’AID: http://www.aiditalia.org/
Cos’è la dislessia?
La dislessia è un disturbo dell’apprendimento su base neurobiologica che compromette specificamente la capacità di lettura. Il bambino dislessico commette molti errori di lettura, impiega molto tempo per leggere e spesso non comprende il significato di ciò che sta leggendo sebbene abbia un’intelligenza assolutamente normale.
Il disturbo ha una natura genetica, con più di dieci geni considerati come possibili candidati per la dislessia, e spesso i familiari di un bambino dislessico hanno sofferto di un disturbo simile. Le ricerche scientifiche hanno più volte documentato come il disturbo sia associato al funzionamento alterato di alcune regioni cerebrali che partecipano al processo di lettura. Le ipotesi sulla dislessia ritengono che sia un disturbo multifattoriale caratterizzato principalmente da una difficoltà di origine linguistica, nell’associare le lettere scritte con i suoni corrispettivi, oppure da una difficoltà di natura visuo-percettiva o visuo-attentiva di esplorazione delle lettere che compongono la parola o anche da un difficoltà nell’automatizzazione del processo di lettura.
Se pensi che il tuo bambino stia soffrendo di disturbi dell’apprendimento, rivolgiti con fiducia al nostro Centro: troverai un’equipe specializzata in Neuropediatria.