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sport bambini

A cura del Dr. Sergio Lupo Medico Chirurgo Specialista in Medicina dello Sport

Menischi rotti, lesioni ai legamenti, infiammazioni dei tendini, mal di schiena: ma lo sport fa bene veramente o no? L’attività fisica, svolta da un soggetto sano (per questo è importante sottoporsi a controlli periodici con lo specialista in Medicina dello Sport) produce benefici sicuramente superiori ai possibili danni. Ma come detto deve essere svolta in modo corretto: l’attività migliore per chi vuole migliorare la propria efficienza fisica e la propria salute è quella “aerobica”, prolungata nel tempo e di media intensità. Diverso è il discorso per chi vuole fare attività agonistica, dove l’impegno è sicuramente maggiore e la prevenzione diventa fondamentale. Parliamo di sport nei bambini. Quando è meglio cominciare, quali sono i benefici ed i rischi? Esaminiamo gli sport più praticati.

Calcio

Qual è l’età più idonea per cominciare? Per tirare un calcio al pallone basta mantenersi in piedi (anche bambini molto piccoli imparano rapidamente questo gesto sportivo!), ma per fare una partita bisogna essere un po’ più grandi. Le scuole calcio accettano iscrizioni dai 6 anni in poi. Quali sono i benefici per i bambini?  Il calcio migliora le capacità aerobiche e quindi la resistenza agli sforzi prolungati. Ma soprattutto, come tutti gli sport di squadra, favorisce la socializzazione. Le precauzioni. Se il bambino è sano non esistono problemi. Essendo però uno sport in cui si può cadere ed esiste la possibilità di contrasti con l’avversario c’è il rischio di contusioni e, più raramente, distorsioni e fratture. Anche il terreno su cui si gioca può essere importante per la frequenza di questi traumi (il terreno sintetico del calcio a 5 è sicuramente più “rischioso”). L’età giusta per cominciare l’agonismo. La Federazione Italiana Gioco Calcio permette di disputare il primo vero campionato a 8 anni, nella categoria “Pulcini”. Ci sono scuole calcio che organizzano tornei e partite anche in età inferiore, ma è meglio non esagerare. La vera attività agonistica inizia a 12 anni.

Pallavolo

Qual è l’età più idonea per cominciare? Con un filo o una rete si può cominciare molto presto. Il minivolley accetta iscrizioni dai 9-10 anni in poi, ma le scuole di pallavolo iscrivono bambini anche di 6-8 anni. Quali sono i benefici per i bambini? La pallavolo migliora le capacità anaerobiche e quindi la velocità e la potenza muscolare; migliora la coordinazione motoria ed è uno sport di “allungamento” benefico per la colonna vertebrale. Ma soprattutto, come tutti gli sport di squadra, favorisce la socializzazione. Le precauzioni. Se il bambino è sano non esistono problemi. L’unica precauzione è quella legata ai salti ripetuti (sovraccarico per colonna e ginocchio) e ai rischi di distorsione che comunque, viste le modalità di gioco dei bambini, sono poco importanti. L’età giusta per cominciare l’agonismo. La Federazione Italiana Pallavolo permette di disputare il primo vero campionato, dopo il minivolley, a 14 anni (su richiesta della società il campionato under 14 può essere disputato anche a 11 anni compiuti).

Pallacanestro

Qual è l’età più idonea per cominciare? Il minibasket può essere iniziato molto presto (8- 10 anni), effettuando però un’attività ad impegno ludico e di tipo “generale“, in grado di stimolare nella totalità l’organismo in crescita del bambino. Quali sono i benefici per i bambini? La pallacanestro migliora le capacità anaerobiche e quindi la velocità e la potenza muscolare e, in parte, anche la resistenza aerobica; migliora la coordinazione motoria ed è uno sport di “allungamento”, risultando benefico per la colonna vertebrale. Come tutti gli sport di squadra, favorisce la socializzazione. Le precauzioni. Se il bambino è sano non esistono problemi. L’unica precauzione è quella legata ai salti ripetuti (sovraccarico per colonna e ginocchio) e ai rischi di distorsione che comunque, viste le modalità di gioco dei bambini, sono poco importanti. L’età giusta per cominciare l’agonismo. La Federazione Italiana Pallacanestro permette di disputare il primo vero campionato, dopo il minibasket, a 11 anni.

Nuoto

Qual è l’età più idonea per cominciare? L’acqua è l’ambiente naturale dei neonati, che hanno “nuotato” per 9 mesi nel ventre della mamma. L’ambientamento in acqua può pertanto iniziare molto presto, ma i primi corsi di nuoto “veri” iniziano a 3 anni Quali sono i benefici per i bambini? In acqua la forza di gravità è ridotta e il nuoto (a livello non agonistico) è consigliato per correggere le posizioni errate che possono causare scoliosi o altre patologie scheletriche (non dobbiamo dimenticare però che a livello agonistico, quando l’impegno diventa elevato, il nuoto può favorire in soggetti portatori di scoliosi l’evoluzione della stessa e quindi l’atleta deve essere seguito molto attentamente per evitare queste problematiche). L’ambiente caldo-umido giova alla salute di chi soffre di asma. Le precauzioni. L’acqua può far paura: evitiamo situazioni che possano spaventare i bambini, facendoli allontanare per sempre da questo sport. Attenzione alle patologie dell’apparato otorinolaringoiatrico (otiti ecc.) spesso favorite dall’ambiente in cui si pratica il nuoto. L’età giusta per cominciare l’agonismo. Sono ammessi alle gare in “corsia” le bambine ed i bambini di 8 anni.

Tennis

Qual è l’età più idonea per cominciare? Si può cominciare tra i 5 e i 7 anni ma solo con racchette specifiche e affiancando al tennis attività di “compenso” che stimolino i distretti del corpo meno sollecitati. Quali sono i benefici per i bambini? I bambini si divertono molto e questo è già un buon motivo. Dal punto di vista atletico sviluppa le capacità aerobiche e la coordinazione. Richiede inoltre grandi capacità di concentrazione concorrendo a sviluppare questa qualità psicologica. Le precauzioni. È considerato uno sport “asimmetrico” e quindi potrebbe causare squilibri scheletrici e muscolari; per  ovviare è importante prevedere attività di “compensazione”. L’età giusta per cominciare l’agonismo. I primi veri tornei si possono disputare a 8 anni. Per i più piccoli, comunque maggiori di 5 anni, ci sono le partite di “mini tennis”, su campi di dimensioni ridotte.

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