Ora legale e bambini
Domenica 31 marzo alle 2 di notte torna l’ora legale. Le giornate saranno più lunghe e con molta più luce fino a sera. Ma, per circa 250 mila bambini, l’ora legale è uno stravolgimento dei ritmi del giorno e della notte. Come far fronte a questo cambio di orario? L’ora legale comporta tutti gli effetti di un mini jet-lag, e dunque:
- irritabilità
- stanchezza
- malumori
- sonnolenza.
Per abituare i bambini all’ora legale nel giro di qualche giorno, è importante fargli fare esercizio fisico e spostare gradualmente le lancette della buonanotte!
Per aiutare il ritmo circadiano del bambino al nuovo orario, “domenica bisognerà mandarlo a dormire un’ora dopo. Ossia, se è abituato ad andare a letto alle 21, lo manderemo alle 22. Ma a partire dal giorno dopo e per le tre sere successive, scaleremo di volta in volta 20 minuti dall’orario in cui il piccolo va a letto” conclude il pediatra. Così mercoledì sera tornerà a riaddormentarsi alle 21 come nulla fosse accaduto”. Come spiega su Adnkronos Salute Italo Farnetani, Dell’Università di Milano Bicocca.
Il ritmo circadiano
Il ritmo circadiano, in cronobiologia e in cronopsicologia, è un ritmo caratterizzato da un periodo di circa 24 ore. Il termine “circadiano”, coniato da Franz Halberg, viene dal latino circa diem e significa appunto “intorno al giorno”. Il primo a intuire che i ritmi osservati potessero essere di origine endogena fu lo scienziato francese Jean-Jacques d’Ortous de Mairan che nel 1729 notò che i modelli di 24 ore nei movimenti delle piante continuavano anche quando queste venivano tenute in condizioni di buio costante. Esempi sono il ritmo veglia-sonno, il ritmo di secrezione del cortisolo e di varie altre sostanze biologiche, il ritmo di variazione della temperatura corporea e di altri parametri legati al sistema circolatorio. Oltre ai ritmi circadiani sono stati identificati e studiati vari ritmi circasettimanali, circamensili, circannuali.