Con l’arrivo dell’estate è consigliabile bere molto di più rispetto agli altri periodi dell’anno. Regola che vale per i bambini, ma anche per mamma e papà.
Assieme al dott. Giorgio Pitzalis, Specialista in Gastroenterologia del team Diagnostica Specialistica Pediatrica Bios, capiamo cosa bere oltre l’acqua e quali sono le bevande che è preferibile limitare.
Latte
Il latte e i suoi derivati apportano acqua, calcio, proteine, grassi, vitamine e sali minerali. In particolare il latte è un alimento ricco di proteine di ottima qualità, di calcio e di vit. B2. La metà circa dei grassi del latte è costituita da acidi grassi saturi. Il latte pastorizzato non deve essere bollito, ma solo riscaldato. La pastorizzazione, che comporta una perdita variabile del 10-20% delle vitamine, è il trattamento termico del latte a 80°C per 20”. Il latte UHT (a lunga conservazione) è invece trattato a 150°C con una riduzione notevole del contenuto vitaminico. In età pediatrica, dopo il 5°-6° mese di vita del bambino e fino al 12° mese, sono consigliati i latti di proseguimento. Sono formule che derivano dal latte vaccino ma sono modificate riguardo alla composizione dei grassi (soprattutto a livello di acidi grassi essenziali), contenuto di minerali, dei carboidrati, di vitamine, di ferro. I bambini alimentati con latte vaccino intero nel secondo semestre di vita hanno un ridotto apporto di ferro, di acido linoleico e di vitamina E mentre l’apporto di sodio, potassio e proteine è eccessivo.
Succhi di frutta
Il termine “succo di frutta” esprime un contenuto pari al 100% di frutta. “Nettari”, “succo e polpa” e omogeneizzati di frutta ne contengono il 50%; il resto è acqua e zucchero (saccarosio). Rispetto ai succhi “domestici” non contengono cellulosa, influenzando in maniera minore la motilità intestinale. L’apporto calorico medio è 40-50 kcal ogni 100 ml, mentre il potere “saziante” è quasi nullo.
Aranciata
In una lattina da 330 ml di aranciata sono contenuti 5,5 bustine di zucchero e nella confezione da 1,5 litri sono presenti 25 bustine di zucchero. Inoltre sono spesso presenti dei conservanti come l’acido benzoico.
Tè
Il tè, spesso somministrato ai bambini, è un potente inibitore dell’assorbimento del ferro. Pertanto l’uso del tè in età infantile non può essere raccomandabile. Il tè è eccitante (rilascia la caffeina) se le foglie vengono lasciare riposare fino a 2 minuti, e, viceversa. È rilassante (rilascia il tannino che precipita la caffeina) se si lascia per cinque minuti e oltre. Il tè indiano contiene più caffeina rispetto ai tè verdi e neri provenienti dalla Cina.
Zuccheri
Lo zucchero bruno è estratto dal fusto della canna da zucchero, quello bianco dalle radici della barbabietola. La differenza tra lo zucchero raffinato (99,9% di saccarosio) e lo zucchero grezzo (98% di saccarosio) è pochissima (meno di due punti percentuali). Quindi 7 grammi di zucchero raffinato apportano 28 kcal, mentre 7 grammi di zucchero grezzo ne apportano 27,5 kcal. È commercializzato anche uno zucchero “più leggero” del 30%, rispetto al comune zucchero semolato. A tal punto, a parità di volume, è possibile ridurre l’apporto calorico (se il gusto si accontenta). Meglio preferire, per la nostra sete, acqua o latte/yogurt, altrimenti il conto calorico aumenta.
In conclusione
Un corretto regime alimentare deve poter essere vario, ma al tempo stesso bilanciato riguardo ai diversi nutrienti, per far fronte ai diversi bisogni dell’organismo.
Articolo redatto dal dott. Giorgio Pitzalis, Specialista in Gastroenterologia del team Diagnostica Specialistica Pediatrica Bios.