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Le fratture nei bambini

I traumi in età pediatrica si verificano piuttosto frequentemente. Nel bambino piccolo le fratture si verificano spesso in ambiente domestico in seguito a traumi a volte anche banali. Si tratta di cadute accidentali, talvolta da fermo, che si verificano nel bambino che ha iniziato da poco la deambulazione e possono provocare la frattura spiroide della tibia o fratture a legno verde dell’avambraccio. Dopo i 3 anni le fratture si verificano di solito durante l’attività ricreativa nei parchi gioco o nelle strutture sportive. Nel primo caso i tappeti elastici e i giochi gonfiabili sono con grande frequenza chiamati in causa. Per quanto riguarda gli infortuni sportivi, negli ultimi anni si è osservato un incremento marcato dei traumatismi in ragione della partecipazione sempre più precoce dei bambini alle discipline sportive, spesso anche a livello agonistico.

Le fratture più comuni

In linea generale le fratture più comuni sono quelle dell’arto superiore, in particolare delle dita (falangi), del polso e del gomito. Gli arti inferiori sono coinvolti meno frequentemente. Quando occorrono quelle di tibia e perone sono le più comuni. Solitamente i pazienti vengono condotti presso le strutture di PS più vicine dove viene fatto un primo inquadramento diagnostico, clinico e strumentale, quindi si provvede ad una immobilizzazione provvisoria dell’arto con stecche gessate o cartoni pre-sagomati. Successivamente i pazienti vengono inviati verso le strutture territoriali di riferimento per l’ortopedia pediatrica per provvedere al trattamento definitivo che, in molti casi, potrà essere anche chirurgico.

Riconoscere i segnali di una frattura

In generale, i segni clinici di sospetto sono rappresentati dalla tumefazione con o senza ecchimosi, dal dolore localizzato, spontaneo o provocato, dall’impotenza funzionale o dal rifiuto di appoggiare il piede a terra. Il sospetto diviene quasi certezza in presenza di una deformità del profilo scheletrico. Tuttavia nel bambino si possono verificare delle fratture incomplete, dette a legno verde, che possono passare misconosciute in quanto la tumefazione può essere scarsa o assente e il dolore presente solo alla palpazione. Per questo, anche in presenza di scarsi segni clinici se il bambino zoppica o assume degli atteggiamenti di difesa è opportuno rivolgersi ad un medico ortopedico.

Articolo a cura del Prof. Vincenzo Guzzanti, Medico Chirurgo Specialista in Ortopedia e Traumatologia

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