“Fiabe lunghe un sorriso” è una raccolta di favole di Gianni Rodari uscite tra il 1949 e il 1969 sulla “Domenica dei piccoli”, sul “Pioniere” e sul “Corriere dei Piccoli”.
Un’antologia di racconti brevi all’insegna della fantasia e del divertimento, con in più un pizzico di attenzione al mondo dei grandi: tante contraddizioni di cui sorridere e problemi seri da affrontare con allegria. Oltre cinquanta favole, alcune brevi, altre un po’ più lunghe, tutte unite dalla stessa fantasia e capacità creativa che hanno fatto di Rodari uno degli autori più amati dai bambini di ogni età. L’umorismo dell’assurdo, il gioco della dissacrazione dei luoghi comuni, gli stravolgimenti del linguaggio altro non sono che un invito a liberarci dagli schemi, dai pregiudizi, dal conformismo per guardare più lontano.
In un momento storico in cui i punti di riferimento morali e civili sembrano smarriti i libri di Rodari ci indicano, anche al di là della felice invenzione e del piacere della lettura, le strade della tolleranza, le vie dell’amicizia sulle quali converrà incamminarci se vogliamo ancora scommettere sul futuro delle nuove generazioni.
Le favole contenute in questo libro sono, come sempre nelle fiabe di Gianni Rodari, popolate da strani personaggi. C’è l’uomo della pioggia che ha un gran da fare, ma si stanca talmente da addormentarsi e far piovere o troppo o per niente, creando inondazioni o siccità. C’è il padre che per accontentare suo figlio gli compra la macchina per fare i compiti dando al commerciante in cambio il cervello del bambino. Ci sono i novellatori che fanno una gara in cui vince chi racconta la favola più breve…
Insomma “Fiabe lunghe un sorriso” è un libro stravagante, in cui ogni personaggio sembra lasciare la sua scia con il suo umorismo, l’anticonformismo e l’inconsapevolezza di insegnare qualcosa in più sulla vita ai bambini dai 6 anni in su.