Le ustioni
Nonostante le precauzioni e le attenzioni, può capitare che il piccolo, intraprendente com’è, possa riuscire a fare qualcosa che non dovrebbe: succede quasi sempre quando si scotta o si brucia. A volte è cosa di poco conto, ma potrebbe accadere anche un incidente più grave, per cui non si raccomanda mai abbastanza ai genitori di predisporre tutti gli atti di prevenzione possibili per evitare le ustioni.
Le principali cause
Un liquido bollente, la pentola, i fornelli, il forno, il ferro da stiro, la stufa rovente, il fuoco (non lasciate in giro bottiglie di alcool!), i rubinetti e la corrente elettrica sono le cause più frequenti di scottature. Talvolta può essere il sole, ma questa scottatura dovrebbe sempre essere prevenuta con gli appositi filtri solari spalmati sulla pelle a intervalli regolari ed evitando l’esposizione diretta prolungata (leggi cliccando qui i consigli per proteggere la pelle dei bambini dal sole).
Cosa fare?
Il bambino ustionato ha bisogno di un soccorso rapido ed efficace fin dai primi minuti, anche se la lesione non è estesa, per limitare i danni ai tessuti. Può essere medicato a casa se la lesione è di I o II grado, superficiale e poco estesa; in seguito però consultate il pediatra per valutare se tutto è stato fatto correttamente. Negli altri casi è invece opportuno attivare tempestivamente il 112/118 o portare al più presto il bambino al Pronto Soccorso, preoccupandosi anche di rianimarlo, se necessario.
Le ustioni non sono da sottovalutare
- Le ustioni dei bambini sono un rischio da non sottovalutare: costituiscono una delle tre più frequenti cause di incidente (e di morte per incidente) nel bambino fino a 5-6 anni.
- La loro incidenza è maggiore sotto i 3 anni di età.
- Avvengono in più dell’80% dei casi in ambiente domestico.
- Quasi sempre accadono in cucina e negli orari di pranzo e cena (soprattutto tra le 18 e le 21), che rappresentano il 40% dei i casi di ustione.
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Articolo tratto da “Il Bambino nella sua famiglia” a cura della SIPPS