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mal di testa nei bambini

Il mal di testa colpisce circa 10 bambini e adolescenti su 100. Per comprenderne le cause e intervenire la prima grande distinzione da fare è tra: cefalee primarie e cefalee secondarie. Nelle cefalee primarie (emicrania, cefalea tensiva e cefalea a grappolo) il dolore alla testa è esso stesso malattia; nelle cefalee secondarie, invece, il mal di testa può essere uno dei sintomi con cui si manifestano altre malattie.
Il mal di testa può essere legato a una predisposizione costituzionale e psicologica. La visita oculistica in caso di mal di testa si esegue per la valutazione del fondo oculare.

I sintomi

Tra le cefalee primarie, l’emicrania rappresenta la più frequente cefalea primaria del bambino, almeno fino all’adolescenza. Spesso dovuta ad una predisposizione genetica, compare nel bambino quando vi sono altri casi di emicrania nella famiglia di appartenenza. L’emicrania può manifestarsi a qualsiasi età, persino nei primi mesi di vita, anche se di solito i sintomi nella prima infanzia non includono il mal di testa. Il bambino piccolo avverte sintomi definiti come equivalenti emicranici che comprendono:

  • il vomito ciclico;
  • i dolori addominali ricorrenti;
  • le vertigini parossistiche benigne;
  • il torcicollo parossistico;
  • i dolori ricorrenti agli arti inferiori (comunemente noti come “dolori di crescita”);
  • il mal d’auto.

Le terapie

Le terapie devono essere sempre seguite sotto controllo del proprio medico pediatra, che dovrà valutare la necessità o meno di avviare un percorso diagnostico più complesso. Se il pediatra diagnostica una cefalea secondaria, invierà il bambino dallo specialista di riferimento. Per esempio, se la cefalea è associata a secrezioni nasali, il bambino verrà inviato dall’otorinolaringoiatra per sospetta sinusite.

N.b. Mai adottare cure “fai da te”: potrebbero portare alla cronicizzazione del mal di testa.

Accorgimenti contro il mal di testa

  1. Evitare alimenti e bevande eccitanti (cioccolato, tè, cole)
  2. Condurre una vita regolare evitando l’esposizione a temperature estreme
  3. Evitare i sovraccarichi di stress (videogiochi,TV, tablet) e frequenti alterazioni del ritmo sonno-veglia
  4.  Dormire un adeguato numero di ore.