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prurito intimo bambine

Se vostra figlia lamenta prurito, molto probabilmente vuol dire che ha un’infezione e/o un’infiammazione in corso. Pruriti, arrossamenti e talora perdite sono infatti segnali frequenti di un’infezione da non sottovalutare. Per imparare a riconoscere i sintomi, le possibili cause e  sapere come porre rimedio, abbiamo chiesto il parere della dott.ssa Stefania Lattuille, Medico Chirurgo Specialista in Ginecologia e Ostetricia del team Bios Diagnostica Pediatrica, già operativa all’Ospedale Bambino Gesù di Roma. Ecco cosa ci ha risposto:

I fattori scatenanti

Ci sono molti fattori che predispongono le bambine in età pre-puberale ad un aumento del rischio di vulvovaginiti (legate anche  all’assenza di difese anatomiche e biologiche). Come ad esempio:

•    Agenti irritanti – conformazione zona genitale
•    Stretta vicinanza zona anale – piccole dimensioni delle grandi labbra
•    Assenza peluria pubica – cute e mucosa vulvovaginale sottile
•    Assenza di muco e ph vaginale alcalino

Bisogna ricordare che  le vulviti e vulvovaginiti  sono frequenti in età pediatrica. Comportamenti e alcune cattive abitudini concorrono allo svilupparsi di infiammazioni o infezioni, per questo bisogna porre attenzione a:

•    Scarsa igiene delle mani  – contatto con terra, sabbia
•    Curiosità crescente per il proprio corpo
•    Indumenti intimi inadatti attillati non traspiranti
•    Uso improprio e/o inadatto di detergente

Le vulviti e vulvovaginiti  possono anche essere conseguenza di altre condizioni sistemiche come le infezioni respiratorie o gastrointestinali. I sintomi principali evidenti che noterete possono essere:

•    Macchie gialloverdi sulle mutandine
•    Leucorrea di entità e colore variabile
•    Arrossamento locale – prurito, a volte, lesioni da grattamento
•    Bruciore alla minzione (più raramente)
•    Leucorrea siero-ematica (più raramente)

Le più frequenti vulvovaginiti  – così dette aspecifiche – sono quelle da contatto e scarsa igiene , da uso improprio e/o  inadatto di prodotti. Quelle – così dette specifiche – derivano da germi attraverso il sangue , la cute e/o apparato urinario o gastroenterico o infezione faringo-tonsillare o cutanea (frequente Streptococco beta emolitico gruppo b e aumento di leucorrea). Le cause infettive che determinano le vulvovaginiti specifiche sono determinate da:

•    Streptococco – Hemophilus – Staphilococco
•    Gardenerella – Enterobuis – Shighella

Ecco le terapie e alcuni piccoli accorgimenti da seguire:

•    Accurata igiene e detersione dopo la defecazione
•    Minzione a gambe aperte – frequente lavaggio delle mani
•    Indumenti comodi non aderenti a fibra naturale
•    Azione topica con creme alla clindamicina
•    Per os Amoxicillina
•    Adiuvante Romestrene crema come idratante lenitivo

Qualora si verificasse una sintomatologia come sopra descritta,  è consigliabile effettuare  una visita per visualizzare obiettivamente  e  poter effettuare un tampone vaginale o la raccolta delle secrezioni con successiva  coltura microbiologica. In base all’anamnesi è possibile eseguire eventualmente copro coltura delle feci e/o esame urine con urino coltura.

In conclusione

E’ importante educare le bambine – sin dalla più tenera età – ad adottare quotidianamente dei comportamenti e delle abitudini atte a mantenere una corretta igiene intima. Ad usare detergenti neutri –con oli vegetali e non quelli con tensioattivi e profumi- . A lavarsi dall’avanti all’indietro…